Norme Editoriali

 

INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE

La collaborazione alla rivista avviene su invito ed è a titolo gratuito. Il direttore e la redazione si riservano di esaminare materiali giunti spontaneamente, se accompagnati da una preventiva proposta scritta di collaborazione e/o segnalati da autori, collaboratori abituali e soci. I contributi vanno redatti in conformità alle norme redazionali e trasmessi all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure direttamente al direttore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., specificando nome, cognome e recapiti dell’autore. Non si accettano testi manoscritti o dattiloscritti. La rivista recensisce opere ritenute meritevoli, delle quali sia pervenuta in redazione almeno una copia omaggio, che potrà essere consultata, previo appuntamento, presso le biblioteche della Società Storica del Novese e del Centro Studi In Novitate Onlus

 

I TESTI

I singoli contributi, comprensivi di note e bibliografia, non devono di norma superare le 40.000 battute (spazi inclusi). Le recensioni non devono superare le 3.000 battute (spazi inclusi).

In fase di stesura, si consiglia l’utilizzo del formato word, carattere Times New Roman: c. 12 per il testo; c. 10 per le eventuali citazioni che costituiscono parte integrante del testo (blocchetto della citazione, separato dal testo da uno spazio); c. 9 per il blocco note; interlinea singola; margini cm. 3.

L’uso del grassetto e del sottolineato nel testo va evitato.

Si prega di verificare con molta attenzione che non vi siano spazi doppi tra le parole.

Le citazioni nel testo vanno rese fra virgolette caporali («»). Al loro interno, si useranno le virgolette alte (“”), quindi gli apici.

Le citazioni da altra lingua vanno rese in originale (rispettando, pertanto, le relative consuetudini), con traduzione in nota.

Nelle citazioni di testi poetici, l’iniziale maiuscola a inizio verso si ha solo quando richiesto dalla punteggiatura. Se la citazione nel testo è breve, i versi vanno riportati di seguito, fra virgolette caporali, separati dalla barra verticale | e doppia || (separazione di strofa).

Nelle citazioni di testi teatrali, l’indicazione di scena è in maiuscoletto, in lettere, centrata. I nomi dei personaggi vanno resi in maiuscoletto e distanziati dal testo. Le righe successive alla prima sono rientrate. Le didascalie vanno in corsivo tra parentesi tonde. Ogni scena è isolata dalla precedente e dalla successiva (due interlinee)

 

L’APPARATO ICONOGRAFICO

Eventuali immagini dovranno pervenire alla redazione in formato .jpg o tiff alta risoluzione (300 dpi o maggiore). Sarà cura dell’autore produrre separatamente un elenco delle immagini da pubblicare, recante i numeri progressivi in cifre arabe delle stesse e didascalie complete.

Eventuali grafici e/o tabelle vanno in un file apposito, con relativi titolo (numerato progressivamente, in cifre arabe) e didascalia esplicativa. Nel caso in cui sia previsto l’inserimento di un grafico e/o tabella all’interno testo, il punto esatto andrà segnalato in grassetto e nel seguente modo: [GRAFICO N. ] o [TABELLA N. ]

 

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE IN NOTA

Le note vanno in calce al contributo e numerate in modo consecutivo, in corpo inferiore rispetto a quello del testo (3 pt.) e a quello della eventuale citazione “a blocchetto” (1 pt.).

Il segno d’interpunzione nel testo segue il rimando alla nota, quando presente. Es: …come ampiamente dimostrato2.

Nel caso di citazioni fra caporali, il rimando alla nota, quando presente, segue sempre le virgolette di chiusura. Es: …come ampiamente dimostrato»2.

Il nome dell’autore va in carattere maiuscoletto e reso per esteso.

In caso curatela, il nome del/i curatore/i va/vanno per esteso, in tondo, dopo il titolo e l’eventuale sottotitolo.

Nel caso di opere straniere, segnalare (ove esista o sia reperibile) la traduzione italiana, dopo i dati originali [trad it.].

Indicazione delle pagine: p. / pp.

Per la poesia: v. / vv.

Per volume: vol. / voll. + il numero in cifre romane maiuscole.

Per tomo: tomo + il numero in cifre romane maiuscole.

Per parte/sezione: parte o sezione + numero reso in lettere.

Capitolo = cap. / capp. + il numero in cifre romane maiuscole (se il capitolo ha propria autonomia – come nel caso di una miscellanea – il titolo va come primo dato).

Paragrafo = par./ parr. + n. in cifre romane maiuscole.

I numeri di pagina in cifre romane vanno resi in maiuscolo.

Titoli di capitoli o saggi che hanno un’autonomia propria all’interno dell’opera vanno resi in corsivo.

Titoli di apparati paratestuali vanno in corsivo.

Voci di enciclopedia o dizionari vanno in tondo, fra virgolette caporali.

Per citare un numero di pagine imprecisato, si indicherà il numero della prima seguito da ss.: pp. 35 ss.

Per introdurre una citazione indiretta: cfr.

Se il concetto al quale facciamo riferimento ricorre in più punti all’interno di un numero di pagine citate: pp. 54-63 passim.

Per citazione da opere classiche: Erodoto, I, 56.

Per la Bibbia: nome del singolo libro in tondo, abbreviato e non puntato (Lc 4, 13), con n. capitolo e versetto, in cifre arabe e in tondo, separate da una virgola.

Per le opere già citate in precedenza nel blocco note:

  • Se citata in una nota non immediatamente precedente: Vittorio Marchis, La geografia del sapere scientifico nel Piemonte settecentesco, cit., p. 83. Se il titolo è particolarmente lungo, è preferibile citarne solo la prima parte.

  • Se citata in nota immediatamente precedente: Ibid., p. 34 (i nuovi dati, p. o vol. che cambiano vanno indicati).

  • Se di un autore è citata sempre e solo la stessa opera: James Joyce, op. cit., p. 54.

Per le note del curatore o del traduttore (oltre a quelle dell’autore): alla fine della nota va indicato [n.d.c.] o [n.d.t.].

I versi vanno riportati di seguito, fra virgolette caporali, separati dalla barra verticale | e doppia || (separazione di strofa).

 

Titolo e sottotitolo

Il sottotitolo è separato dal titolo tramite un punto.

Per titoli di opere in inglese e francese, vanno minuscolizzate tutte le parole, mantenendo la maiuscola solo nella prima e, naturalmente, dove necessario.

Titoli di opere non pubblicate, come tesi di laurea, dispense…, vanno resi in tondo, tra virgolette caporali.

 

Edizione

Opportuno segnalare il numero dell’edizione in apice, a partire dalla seconda.

 

Luogo di pubblicazione

Va sempre in lingua originale (ad es. Paris, London, Frankfurt am Main).

Nel caso di omonimie, indicare la nazione fra parentesi (per gli Stati Uniti, lo stato).

Per più luoghi di pubblicazione, nomi uniti da un trattino breve senza spazio.

Se manca, usare abbreviazione s.l.

Se in latino, l’indicazione del frontespizio va mantenuta. Se necessario, indicare fra parentesi tonde l’attuale denominazione della località.

 

Editore

Va sempre indicato, quando esiste e anche nel caso in cui la responsabilità editoriale sia di enti pubblici, associazioni, ecc.

 

Data

Si riferisce all’edizione, non alla ristampa.

Se manca, usare abbreviazione s.d.

Se è solo desumibile, porla fra quadre.

Per opere in più volumi pubblicati in date diverse, si segnalano le date di pubblicazione del primo e dell’ultimo volume, per esteso e unite da un trattino (se la pubblicazione è in corso, si indica solo il primo anno e il trattino).

 

Opera in più volumi

Indicarne, quando possibile, il numero complessivo (12 voll.).

Il numero del volume va sempre in numero romano maiuscolo preceduto da vol.

La specificazione di tomo e di sezione va in maiuscolo.

 

Citazione di periodici

Per citare uno scritto pubblicato in un periodico: titolo/anno/n./data/nn. pp.

Il nome della testata va in tondo, fra virgolette caporali.

Il titolo degli articoli va in corsivo.

Per i quotidiani, la data va obbligatoriamente per esteso.

 

Manoscritti e fonti archivistiche

Il nome dell’archivio o della biblioteca si indicherà la prima volta per esteso, con prima abbreviazione fra parentesi tonde, e successivamente mediante abbreviazioni:

ASG = Archivio di Stato di Genova
ASCG = Archivio Storico del Comune di Genova

BUG = Biblioteca Universitaria di Genova

 

Laddove vi fossero sigle simili, si aggiunge una lettera minuscola all’iniziale della città:

 

ASV = Archivio di Stato di Venezia

ASVi = Archivio di Stato di Vicenza

 

Si indicheranno quindi, separati da altrettanti virgole:

  • denominazione del fondo, in corsivo

  • numero del pezzo, in tondo, preceduto dalla natura archivistica dello stesso (f., b., reg., o altro)

  • numero delle carte (se vi sono) in tondo e, dopo la virgola, eventuali ulteriori notizie.

 

Qualche esempio

  • Valentino Bompiani, Il mestiere dell’editore, Milano, Longanesi & C., 1988.

  • Lucien Febvre-Henri-Jean Martin, L’apparition du livre, Paris, Albin Michel, 1958, trad. it. La nascita del libro, Roma-Bari, Laterza, 19882.

  • Filippo De Pisis, Ore veneziane, a cura di Bona de Pisis e Sandro Zanotto, Milano, Longanesi & C., 1974.

  • Balla. Uno sperimentalista del XX secolo, catalogo della mostra (Acqui Terme, Palazzo Liceo Saracco, 1 luglio-3 settembre 2006), a cura di Elena Gigli, Roma, De Luca Editori d’Arte, 2006.

  • Cesare Canefri e la cultura scientifica nell’Europa del Settecento, atti del convegno nazionale di studi (Novi Ligure, Biblioteca civica, 3 maggio 2003), a cura di Davide Arecco e Andrea Sisti, Novi Ligure, Edizioni del Centro Studi In Novitate, 2004.

  • Cfr. Vittorio Marchis, La geografia del sapere scientifico nel Piemonte settecentesco, in Cesare Canefri e la cultura scientifica nell’Europa del Settecento, atti del convegno nazionale di studi (Novi Ligure, Biblioteca civica, 3 maggio 2003), a cura di Davide Arecco e Andrea Sisti, Novi Ligure, Edizioni del Centro Studi In Novitate, 2004, pp. 81-86.

  • Serena Dequal, Myanmar. I tesori d’Oriente, in «Occidente buddhista», II, 14, aprile 1997, pp. 29-34.

  • ASV, Senato Mar, f. 687, parte del 3 gennaio 1690.

  • ASF, Mediceo del Principato, f. 2077, cc. 115r-117v.

 

BIBLIOGRAFIA

Quando presente, segue le note.

Valgono le norme grafiche utilizzate per le citazioni in nota.

Le opere dovranno essere ordinate alfabeticamente, secondo l’iniziale del cognome dell’autore o del primo sostantivo del titolo.

Opere del medesimo autore andranno elencate progressivamente, sulla base dell’anno di edizione.

 

RECENSIONI

Il testo della recensione è redatto secondo le norme sopra prescritte.

Ogni recensione deve riportare per esteso il nome del recensore ed essere preceduta dalle seguenti indicazioni, nell’ordine: nome e cognome dell’autore o del curatore; titolo dell’opera; luogo di edizione; editore; anno di edizione; numero di pagine (facoltativo); prezzo di copertina (facoltativo).

 

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato sulle iniziative del centro studi
"In Novitate"

Cerca nel sito

{{#image}}
{{/image}}
{{text}} {{subtext}}