COMUNICATO STAMP
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A Luca Ubaldeschi la Torre d'Oro 2017

ALLA CERIMONIA PER L’ASSEGNAZIONE DEL PREMIO, IL 24 SETTEMBRE NEL SALONE DELLA CIVICA BIBLIOTECA, INTERVIENE MAURIZIO MOLINARI DIRETTORE DE “LA STAMPA”

Il Premio Torre d’Oro, istituito dal Centro Studi “In Novitate” Onlus, conferito a persone fisiche o giuridiche novesi che nella loro professione si distinguono nel mondo dell’arte, della cultura, dello sport e del volontariato, contribuendo al progresso economico e civile della città di Novi Ligure, quest’anno - XXXIII edizione - è assegnato al giornalista Luca Ubaldeschi.
Alla consegna del Premio fissata: domenica 24 settembre, ore 10,30 presso la Civica Biblioteca di Novi Ligure, via Marconi 66, è previsto l’intervento di Maurizio Molinari, Direttore de
La Stampa.
Apre l’evento il
filmatoLa Stampa, 150 anni” proiettato a Torino il 9 febbraio scorso nella visita, alla sede del quotidiano, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il cortometraggio, ideato e diretto dal regista Davide Ferrario, condensa in 15 minuti una storia lunga 150 anni. È la narrazione di una giornata tipo in redazione, la quale si conclude la sera con la realizzazione del giornale; nel contempo otto attori leggono articoli pubblicati su
La Stampa che commentano fatti significativi della nostra storia. Si alternano nell’interpretazione personaggi di primo piano, del cinema e del teatro: Alessandro Preziosi, Giacomo Poretti, Giuseppe Cederna, Teresa Mannino, Lunetta Savino, Fabio Troiano, Marco Paolini e Neri Marcorè.
A seguire un
dibattito / intervista a Maurizio Molinari e Luca Ubaldeschi, rispettivamente Direttore e Vicedirettore Vicario de La Stampa, condotta da Andrea Sisti, Direttore della rivista Novinostra - In Novitate, su temi d’attualità inerenti il giornalismo e l’editoria.
Le
motivazioni del prestigioso riconoscimento a Luca Ubaldeschi saranno illustrate da Renzo Piccinini, Presidente del Centro Studi “In Novitate”.
Luca Ubaldeschi nasce a Novi Ligure nel 1963, frequenta il Liceo Scientifico Statale e si laurea in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Genova. Nel contempo svolge attività sportiva nelle squadre giovanili della Comollo Calcio e collabora alle trasmissioni di Radio Onda Nove. In campo giornalistico inizia una brillante carriera con le prime esperienze presso le testate locali,
Il Novese, Il Piccolo, Buone Notizie, poi alla Redazione di Alessandria e indi alla Redazione di Milano de La Stampa, di cui è stato il responsabile; attualmente riveste il ruolo di Vicedirettore Vicario del quotidiano torinese.
Luca Ubaldeschi è autore del libro,
Papà Coppi, ove racconta le imprese del Campionissimo mentre scorrono, per la prima volta, suggestive interviste ai figli Marina e Faustino .

A conclusione della mattinata il Direttore de La Stampa, Maurizio Molinari, e il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, inaugureranno la mostra: Lo specchio dei tempi. Vita italiana del Novecento nelle pagine de “La Stampa”, a cura di Andrea Sisti, allestita nell’attiguo Auditorium per celebrare i 150 anni del quotidiano torinese.
La mostra emerografica di Novi Ligure, che presenta riproduzioni ed esemplari originali (sotto un titolo familiare, a suggerirci la pionieristica rubrica creata, nel dicembre 1955, da de Benedetti) e focalizza il proprio interesse, in particolare, sul Novecento, racconta come il giornale sia stato davvero un eccellente “sismografo” della società italiana e abbia saputo interpretare e narrare con efficacia il secolo appena trascorso, tanto nella drammaticità di una Storia che non ha impedito al dolore di manifestare tutte le sue potenzialità, quanto nello spirito di tensione verso il futuro, di positiva operosità e di fiducia nell’Umanità che lo ha, indubbiamente, contraddistinto e del quale, oggi, vorremmo essere in qualche modo interpreti.

L’ interessante rassegna ha valore certamente anche didattico e quindi interessare agli studenti di ogni ordine e grado. È visitabile dal 24 settembre al 07 ottobre 2017 nelle ore di apertura della biblioteca.

 

Il Premio Torre d’Oro si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, del Comune di Novi Ligure, e del prezioso sostegno del Centro Orafo fratelli Ghio di Serravalle Scrivia




 




Una poetessa dell’ Ottocento dalle origini novesi.

La castellana di Ricolfago di Maria Paola Repetto, pubblicato da Edizioni Culturali Internazionali, Genova (2016), è la biografia di Luisa Lazotti Ricolfi Doria, di ascendenza novese.
Il volume nasce dal desiderio dell’autrice di far conoscere le opere di questa poetessa, che a suo tempo ricevette lodi e consensi, ma oggi nota soltanto a una cerchia ristretta di studiosi, e dalla curiosità per le avventure del suocero di Luisa, Giovanni Ricolfi, personaggio singolare che rispecchia le contraddizioni dei due secoli tra i quali visse.
Attraverso una minuziosa ricerca di archivio il libro ricostruisce le vicende di Luisa e della sua famiglia, partendo appunto da Giovanni Ricolfi che, entrato in convento, forse costretto, a 16 anni, abbraccia la causa rivoluzionaria nel 1797, diventa uno dei capi degli insorti e intreccia una relazione con Geronima Doria, ricca vedova del marchese Franzoni. Giovanni e Geronima si sposano civilmente a Marsiglia nel 1802, ma la riprovazione per la loro condotta è unanime per cui Giovanni intavola una lunga trattativa con il Legato Pontificio a Parigi, il cardinale Caprara, per ottenere una dispensa temporanea che gli consenta di riabilitare il matrimonio di fronte alla Chiesa. Poco dopo le nozze, avvenute a Grasse con rito religioso nel 1803 e la nascita di un figlio, Giuseppe Giovanni Battista Ricolfi Doria Franzoni (i due cognomi sono dovuti all’eredità materna), la Marchesa muore e Giovanni ritorna a Genova. Vinta l’ostilità dei cognati e in possesso di un ingente patrimonio, rientrato nel clero secolare, il Ricolfi pone la sua dimora in una villa situata sul colle San Bernardo a Lavagna (Castello di Ricolfago), si dedica all’educazione dell’unico figlio e gli sceglie come sposa una donna di lettere, Luisa Lazotti, figlia della novese Maria Carolina Cattaneo (a sua volta figlia dei “magnifici” Ottavio e Giovanna Castagnola) e di Domenico Lazotti, appartenente a una nobile famiglia di Castelnuovo Magra. Luisa, affermatasi presto come apprezzata poetessa, iscritta all’Arcadia con lo pseudonimo di Glaucilla Esperide e in relazione con personaggi di rilievo in ambito culturale, diventa animatrice di un salotto di indirizzo liberal-democratico nel castello di Ricolfago, e vi riceve, oltre ad altri intellettuali, Michele Giuseppe Canale, che vi ambienta il suo romanzo storico
Il castello di Ricolfago (fingendo di aver trovato lì un manoscritto), e Paolo Giacometti che vi si ispira per Ricolfago e Solaria (inedito). Al culmine del successo letterario, tuttavia, colpita da una gravissima affezione psico-fisica, Luisa, a trentanove anni, nel 1844, si lascia morire di inedia, senza aver potuto realizzare il desiderio di riunire in un unico volume tutte le sue opere edite in tempi diversi.
Questo libro, che appaga l’aspettativa di Luisa, ne raccoglie i versi e, attraverso documenti d’archivio ed elementi tratti dalle sue stesse rime, ne delinea la breve vicenda terrena.

 





 

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